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di Laura Bongiovanni

La storia di un doppio declino… Il Midulla è un centro polifunzionale nato nel quartiere San Cristoforo di Catania uno dei più antichi quartieri popolari della città. la storia del Midulla è una storia particolare che inizia negli anni Trenta con la costruzione di un cinema che apparteneva alla famiglia Midulla in un momento in cui il quartiere San Cristoforo era un quartiere agiato e popoloso grazie alla presenza di imprese manifatturiere importanti. Il cinema resiste fino alla fine degli anni 70, ma il quartiere già prima aveva iniziato a trasformarsi e degradarsi a seguito della chiusura delle imprese manufatturiere. Nel 1979 un incendio brucia lo storico cinema di San Cristoforo che viene lasciato a se stesso fino agli anni 90. Viene acquistato dall’amministrazione comunale e ristrutturato con i fondi del Progetto Urban e diventa un centro Polifunzionale con una palestra, un’aula studio, un salone, uffici e una biblioteca con più di 3000 volumi. Ma nel 2012 finiscono i fondi e il Midulla chiude definitivamente. In 5 anni il centro è stato completamente svuotato, tutto quello che c’era è stato portato via, compresi fili della luce, impianti e strumentazioni presenti all’interno, viene svuotato di tutto tranne che dei libri. I libri non li ha voluti nessuno…

… e di una rinascita inattesa. Nel 2017 un gruppo di persone, attivisti, cittadini di San Cristoforo e di altre parti della città, ha riaperto le porte del Midulla. Sono stati tolte catene e lucchetti per entrare, ripulire, sistemare la struttura e per mantenerla aperta e a disposizione della città. Il Collettivo che oggi gestisce la struttura e che ha deciso di riaprire le porte non parla di occupazione ma di un riappropriarsi di un luogo pubblico. ll Midulla non è stato riaperto per farne un centro sociale occupato, ma è stato pensato come un vero e funzionante centro polifunzionale per il quartiere di San Cristoforo, per i bambini e per i cittadini. È stata un’occupazione pacifica. Il collettivo ha semplicemente iniziato ad utilizzare questo spazio inutilizzato e lasciato al degrado e che oggi, grazie ai 50 volontari che vi operano, organizza attività a vantaggio dei giovani del quartiere e del resto di Catania.

Le attività. Al Midulla sono organizzate numerose attività pomeridiane. Vengono proposti corsi gratuiti di giocoleria e arte circense, un circo sociale dove si fanno attività di giocoleria e di piccola acrobatica un modo per socializzare per scoprire gli altri le proprie potenzialità di tutto. I ragazzi si allenano con serietà e preparando uno spettacolo di giocoleria che ogni anno viene portato in scena all’aperto. Gli spazi sono dati anche a chi ad esempio, ha bisogno di provare uno spettacolo teatrale o deve esercitarsi con la propria band. Il Midulla è un vero e proprio centro di aggregazione per il quartiere che coinvolge almeno 100 tra bambini e adolescenti di Catania, uno spazio culturale dove si propone cultura, arte e spettacolo. È anche un luogo di impegno civico, che organizza ad esempio insieme ai cittadini iniziative per migliorare la qualità della vita, in particolare sensibilizzando la cittadinanza rispetto al problema dei rifiuti buttati in strada.

Dalla rabbia alla prossimità. Il Midulla è diventato un punto di riferimento per il quartiere. Non è stato tutto facile e immediato: emblematica la storia di C. che il primo anno, quando partecipava alle iniziative, lo faceva con l’obiettivo di mandare tutto all’aria e quando non partecipava restava fuori a lanciare i sassi. Oggi la stessa persona è la “star” del Midulla, si è appassionato alle attività circensi e ha dimostrato grandi capacità e grazie al suo carisma “trascinante” e diventato un promotore del Midulla in tutto il quartiere e porta i suoi amici alle attività proposte. Più passa il tempo e più grazie al lavoro e all’impegno dei volontari il Midulla sta generando prossimità, sta moltiplicando le iniziative anche grazie alla “spinta” di chi vive nel quartiere. Oggi il collettivo del Midulla e i cittadini del quartiere sono uniti dal desiderio di sconfiggere il degrado. Aggiustano ciò che è rotto, mettono i tombini la dove non ci sono più, puliscono le strade e si organizzano per vivere insieme i momenti di festa.

Il ruolo dei volontari e la sostenibilità. Sono i volontari il motore di tutto. Senza i volontari non sarebbe possibile gestire corsi, iniziative e tutto ciò che il Midulla propone agli abitanti del quartiere. L’ente pubblico al momento si sta disinteressando della cosa, e lascia che la situazione proceda di vita propria. Il collettivo auspica di poter gestire ufficialmente questo spazio con la consapevolezza che qualora questo si verifichi, si apriranno diverse opportunità ma che dovranno anche essere riviste molte dinamiche che oggi si basano sulla gratuità totale (non ci sono costi di gestione, non c’è remunerazione di chi lavora, non si deve pagare per partecipare ai corsi)

Una governance partecipata e democratica. Il Midulla  si poggia totalmente sul lavoro volontario e che si organizza tramite assemblee pubbliche. Non ci sono cariche elettive, ma solo proposte che vengono discusse.

La pagina Facebook del Centro Polifunzionale Midulla