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Ore 18.00-19.30

Loggia della Mercanzia, Piazza Banchi:  con On. Davide Mattiello; On. Stefano Lepri; On. Andrea Olivero

Si tratta di un momento informale, in cui i partecipanti verranno invitati a ripercorrere il percorso che li ha portati dall’impegno nel terzo settore a quello politico.
Perché questa scelta? Le esperienze di terzo settore si legano a progetti di cambiamento sociale, forti idealità, momenti di intensa partecipazione. La successiva scelta di impegno in politica ha rappresentato un tentativo di riuscire a fare, da una posizione diversa, quello che risultava difficile realizzare entro una associazione o una cooperativa? E, in questo caso, è stato effettivamente così o meno?
E come appare, il terzo settore, nello sguardo di chi vi ha operato per anni e ora lo vede da un altro punto di osservazione? Emergono dei limiti – inefficienze, particolarismi, leaderismi – che da dentro non si vedevano? O al contrario il mondo politico ha fatto risaltare (e magari rimpiangere) l’autenticità delle esperienze di terzo settore? E ancora, di qui in avanti, quali sono le cose fondamentali che sarà necessario realizzare nel Parlamento per realizzare i valori e le aspirazioni con cui vi si è entrati.
Venendo ora alla prossimità. È solo una delle tante parole d’ordine – insieme a famiglia, sussidiarietà – con cui si vuole contrabbandare il disimpegno delle istituzioni? E se non è così, cosa differenzia una prossimità autentica dalla prossimità che nasconde il ritiro del welfare?
Quali sono delle effettive “misure di prossimità” su cui si potrebbe lavorare in Parlamento? Vi è uno spazio, una grande sfida sociale, in cui terzo settore e istituzioni possono lavorare insieme? E quali misure normative bisognerebbe adottare per favorire questa alleanza?